Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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80 Euro

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GOVERNO   E   PROMESSE

Il Governo Renzi prosegue sulla strada degli slogan e dei provvedimenti indirizzati a conquistare il consenso degli Italiani soprattutto per il vicino obiettivo delle prossime Elezioni Europee.

L’atteso decreto Irpef approvato in CdM il 18 aprile contiene :

  • l’aumento in busta paga per i lavoratori dipendenti,

  • la riduzione dell' IRAP per le aziende,

  • un nuovo budget per la restituzione di debiti della PA e relative coperture.

Al di là dei proclami della vigilia, il provvedimento è inferiore alle attese:

  • il beneficio di 80 € mensili non è una detrazione strutturale ma un semplice bonus 2014 (anche se esiste un impegno a reiterazione per il 2015).

  • nessun vantaggio per i redditi inferiori agli 8mila euro annui (i più bisognosi);
    (incapienti perché già totalmente detassati, con l'impegno a metterlo in pratica entro l’anno).

  • la rivalutazione dei beni d’impresa (non più distribuito su tre anni) riduce i vantaggi della riduzione in forma strutturale dell’Irap delle imprese.

Come arriveranno in busta paga

Si tratta di un credito d’imposta e costerà allo Stato, per l'anno 2014, ben 6,7 miliardi. Si traduce in un aumento in busta paga da maggio, distribuito sui redditi da 8 a 24mila euro all'anno in forma progressiva. Gli 80 euro in più al mese saranno attribuiti ai redditi fra 16 e 24mila euro, sopra questa cifra l’aumento progressivamente va riducendosi (fino ad esaurirsi intorno ai 26mila euro). Sotto i 16mila euro l’aumento va ugualmente riducendosi fino a soli 40 € per quelli che guadagnano poco più di 8000 € .

Taglio IRAP

L’aliquota principale IRAP scende dal 3,9 al 3,5%, con un taglio del 10%. La misura costerà all'Erario 700 milioni di Euro per il 2014. In questo caso, però, il provvedimento è una riforma strutturale che va a beneficio delle Aziende.

Debiti Pubblica Amministrazione

Per pagare i debiti arretrati della Pubblica Amministrazione, è stato incrementato il budget di altri 13 miliardi, che vanno ad aggiungersi ai 47 già stanziati ed in corso di restituzione. Viene decretata anche l'istituzione della cessione del credito a banche e istituti finanziari attraverso la Garanzia offerta dalla cassa Depositi e Prestiti.

Debiti P.A. : nuova certificazione crediti alle imprese

Sono inoltre istituite sanzioni per le Pubbliche Amministrazioni che non pagano entro 90 giorni nel 2014 ed entro 60 a partire dal 2015 (come previsto dalle norme europee).

Le coperture

  • Nuove tasse: l’aliquota sulle rendite finanziarie passa dal 20% al 26%, compresi gli interessi di conti corrente e conti deposito. Sale al 26% (dal 12% previsto) anche la tassa a carico delle banche per la rivalutazione delle quote di Bankitalia. L’imposta va versata in un’unica rata a giugno, gettito atteso: 1,8 miliardi.

  • Maggior gettito IVA: 650 miliardi per il 2014 e circa 1 miliardo nel 2015 dalla restituzione dei debiti della P.A. alle imprese; questi rimborsi dovrebbero produrre un maggior incasso.

  • Taglio agevolazioni imprese: spending review da 1 miliardo nel 2014 e 1 miliardo nel 2015. Nelle misure di riordino è compresa la rata unica per la rivalutazione dei beni d’impresa, che invece la Legge di Stabilità consentiva di spalmare in tre anni. Dovrebbe fruttare circa 600 milioni e altri 400 milioni arriveranno da tagli alle agevolazioni fiscali sull’IMU agricola con limiti al numero dei Comuni esenti.

Spending Review

L’annunciato tetto agli stipendi dei manager pubblici è fissato a 240mila euro (stipendio del Presidente della Repubblica), e parte da maggio. Riguarda i dirigenti di enti pubblici e società partecipate, escluse quelle quotate in Borsa. Ci sono poi 2,6 miliardi di risparmi nel biennio (2,1 nel 2014 e 500 milioni nel 2015) dall’applicazione dei costi standard, che dovrebbero essere applicati anche in Sanità e dovrebbero rendere meno onerosi gli acquisti di beni e servizi. A questo proposito, è prevista una drastica riduzione delle piattaforme: rimarrà la Consip, una centrale di committenza per ogni regione, e comunque in totale i centri d’acquisto non potranno essere più di 35. Previste misure di maggior trasparenza nelle operazioni di acquisto (andranno dettagliate sul sito Internet).

Tetto alle auto blu, al massimo cinque per ogni ministero, e altre misure di sobrietà che produrranno un risaprmio di 900 milioni nel 2014 e 2 miliardi nel 2015. Altri risparmi vanno sotto la voce innovazione P.A. (con eliminazione, ad esempio, dell’obbligo di pubblicare su giornali cartacei gli annunci di gare e aste): il capitolo vale 100 milioni nel 2014 e 1 miliardo nel 2015.

Infine, risparmi sulle municipalizzate (nel biennio, 1,1 miliardi) e maggior introti dalla lotta all’evasione per 3,3 miliardi (300 milioni nel 2014, 3 miliardi nel 2015).