Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri

Ospedale di Rovigo

E-mail Stampa PDF

SUCCEDE   all'Ospedale   di    ROVIGO

Ieri, venerdì 4 marzo, i Medici dell'Ospedale San Luca hanno indetto una giornata di sciopero per segnalare agli Utenti le irragionevoli decisioni con cui la nuova Direzione Generale ha stravolto l'organizzazione dell'ospedale. Trigger della protesta è stata la decisione di lasciare

per le dodici ore notturne un solo medico di guardia per le emergenze verificabili nei 150 letti dei reparti di medicina, geriatria, lungodegenza, malattie metaboliche, gastroenterologia, nefrologia, malattie infettive, oncologia, pneumologia. Il medico di guardia, secondo il "nuovo" Direttore Generale e il Direttore Sanitario, sarebbe in grado di svolgere tempestivamente e correttamente gli interventi richiesti dagli utenti degenti in 150 letti e di effettuare le consulenze internistiche per i reparti di diversa area funzionale (Chirurgia, Ortopedia, etc.) e perfino per il pronto soccorso".

Tutti i sindacati di categoria hanno espresso una ferma protesta affermando che : "una modifica del genere avrà immediati effetti e ricadute negative per l'utenza". Il Co.A.S. aggiunge che il minor numero di medici in servizio nelle dodici ore notturne finiscono per ridurre drasticamente la sicurezza per i ricoverati, in quanto l'intervento del medico potrebbe non essere più tempestivo come occorre i certe situazioni, e porterebbe fatalmente, in tempi più o meno lunghi, ad un aumento dello stress nei medici, fino al vero e proprio affaticamento. Non dobbiamo dimenticare - prosegue la dichiarazione del Co.A.S. - che oltre all'affaticamento del medico, sono da tener presenti le condizioni di continuo stress aggravato dalle continue richieste di risarcimento degli utenti e dai tentativi delle Aziende Sanitarie di sfilarsi dalla responsabilità sanitaria sancita dall'art. 21 del  Contratto dei Medici e attualmente sempre più rifiutata. Medici ed Aziende si trovano quindi sempre più spesso in conflitto per i risarcimenti richiesti dagli Utenti per colpe insite nel Sistema e non nel comportamento del singolo medico.

"Noi che lavoriamo al vostro servizio - si legge nel volantino elaborato dai medici interessati al provvedimento - sappiamo di dover fornire una assistenza puntuale e soprattutto sicura, riteniamo che con questa organizzazione il nostro stress e le inevitabili ricadute sulla sicurezza della vostra salute siano inaccettabili".

Tutto ciò non può che avere l'immediata approvazione del Co.A.S. per metodo e per la difesa della professionalità dell'intera categoria.
Ricordiamo ai Colleghi in lotta che ogni variazione dell'organizzazione del lavoro, poiché sposta spesso in modo sensibile i carichi di lavoro, deve essere sottoposta alla trattativa con le OO.SS.   La decisione assunta dall'Azienda di Rovigo risulta quindi nascere fondamentalmente dalla prepotenza dei singoli e dalla mancata conoscenza delle norme procedurali;  tutto ciò sembrerebbe giustificato dall'unico obiettivo di risparmiare qualche euro a danno dei soliti medici; la categoria dei Medici Dirigenti Ospedalieri è ormai svilita da anni di attacchi dei media e non sembra più riuscire a opporre una valida resistenza.

Forse bisogna cambiare OO.SS. e metodi.