Co.A.S. Medici Dirigenti

Associazione di medici dipendenti ospedalieri Organizzazione di categoria di Medici Ospedalieri Dipendenti dal S.S.N.

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Il gioco delle Tre carte

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Il gioco delle tre carte.

Abbiamo recepito sin dal 2001 il concetto che stavano
iniziando una serie di anni di grande carestia, un
periodo di "vacche magre". 
Avevamo appena acquisito - per mera occasionale
fortunata coincidenza - quello che rimane
come l'ultimo
serio aumento stipendiale della Dirigenza Medica; l'aumento, ottenuto in cambio dell'esclusività e di altro di cui ci saremo
accorti solo dopo, era davvero sostanziale e giungeva in
cambio di quella che si è rivelato essere una sottomissione
assoluta nel campo non solo della gestione della Sanità pubblica.

 

pubblica, ma anche della libertà del rapporto con il paziente e della sua cura.

Rinunciammo in un sol colpo alla nostra libertà terapeutica e gestionale.

Gli effetti dell'accettazione di queste due rinunce (potremo e dovremo soprattutto chiederci chi ci ha venduto per trenta denari) sono andate concretizzandosi negli anni attraverso la sempre maggiore acquisizione del potere gestionale da parte degli emissari del "vincente" nella politica locale. Tutto ci accorgemmo era normato - e se non lo era, lo avveniva immediatamente - da Leggi che si susseguirono nel tempo, modificando spesso nella sostanza i rapporti stabiliti per contratto, sfuggendo così a qualsiasi contrattazione o intromissione dei Sindacati. Una per tutte la Legge "Brunetta"(quella che doveva portare alla suddivisione del personale dipendente della Pubbl.Amm. in tre parti :  25%-50%-25%) che avrebbe dovuto incidere pesantemente nella gestione del personale della Pubblica Amministrazione con premi e punizioni esemplari; tanto severa che ormai non viene applicata e perfino derisa da chi la dovrebbe applicare.  Infatti, quando allo Stato è convenuto affermare che i Medici - in quanto Dirigenti - erano dipendenti di diritto privato, ha affermato che i Medici Dirigenti avevano questo tipo di rapporto d'impiego, quando invece si va a normare con leggi calate dall'alto - cioè senza contradditorio sindacale - allora ridiventiamo Dirigenti di diritto pubblico. Insomma, la classica legge del più forte.

Anche questa volta la Pubblica Amministrazione infila i Medici Dirigenti nel calderone del Pubblico Impiego per definire i limiti economici entro cui può agire l'Agenzia negoziale (ARAN).
A fronte della promessa di 2,4 Miliardi di euro per tutto il pubblico impiego, con le precedenti ultime leggi di stabilità, è già stato ridotto il recupero dei fondi da cui originano le voci stipendiali relative all'esclusività, alla posizione funzionale, ai lavori disagiati (guardie, reperibilità, straordinari, etc.). Tutte queste voci sono contrattualmente previste, i fondi aziendali finalizzati esistono da venti anni circa, ma adesso il Governo si inventa perfino il blocco del recupero della parte dei fondi lasciati dai Dirigenti medici andati in pensione.  Poiché l'esodo dei Medici Ospedalieri è iniziato e proseguirà rapidamente fino al 2020, aprendo vuoti d'organico sempre più vistosi, il mancato recupero delle quote dei pensionati costituirà una perdita importante per i bilanci aziendali che si troveranno costretti a non retribuire quel minimo di carriera funzionale ancor oggi permessa a chi rimarrà in servizio.

Dove vanno a finire i soldi recuperati con questo recupero.
Vanno a finanziare i rinnovi contrattuali di cui siamo parte in causa.
Cioè i soldi che ci portano via dai fondi finalizzati, ce li potranno ripresentare sotto forma "sbandierata e strombazzata nei T.G." di aumento connesso al rinnovo contrattuale. In un classico gioco delle tre carte in cui sembra che la categoria dei Medici Ospedalieri perda sempre da svariati anni.
Si è parlato di 80 € lordi a testa in media; se però fate il calcolo di 2,4 miliardi divisi per il numero dei dipendenti pubblici in servizio, scende a 77 € lordi a testa in media al mese.
Se poi valutiamo l'indicazione del Ministro Madia di concentrare questi aumenti sugli stipendi minori (ricorrendo ad un principio che è difficilmente contestabile oltre che permeato del peggior populismo), beh, allora per i Medici Dirigenti si ipotizza davvero un contratto in cui, un'eventuale firma di Organizzazioni Sindacali che hanno perso di vista la loro funzione originaria, servirà a sancire il principio che un contratto può anche essere firmato in "perdita".

Tutto ciò dopo che perfino la Corte Costituzionale ha stigmatizzato questi ultimi governi per aver bloccato i rinnovi contrattuali e perfino gli indiscriminati aumenti già previsti per contratto, in un esplosione di dirigismo degno di altre epoche.
Si conferma quindi la tendenza in atto da anni in Italia: l'invadente irruzione dei Legislatori e del Governo su materie squisitamente di natura contrattuale, quali retribuzioni, carriere, valutazioni funzionali ed altro.
Tutto è sempre più in mano ai "politici" che hanno preteso - ed hanno finalmente ottenuto - un potere quasi assoluto nel controllo della Sanità e hanno creato, per i responsabili politici locali, un intrico di norme che permettono di gestire lo "spoil-system"
(1) post-elettorale con un cinismo, verso la qualità dei servizi, degno veramente di altre epoche e di altri paesi.

Penso che i Medici Dirigenti dovrebbero iniziare a mobilitarsi, perché dovrebbero essere una sorta di classe trainante del paese. Invece sembra di vedersi materializzare l'idea prevalente nei Medici Dirigenti d'oggi: quanto mi manca alla pensione ?  Sono davvero gli stessi hanno iniziato quarant'anni fa una carriera pieni di giovanili entusiasmi e di "furor secandi"? Si, sono le stesse persone.

Ci dobbiamo chiedere allora: chi è riuscito a cambiarli in modo così severo?
Dobbiamo iniziare a parlare e a darci una mossa.


(1) Spoil-System : significa letteralmente : "Sistema del bottino pieno".