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Se l'Azienda Sanitaria non
Gli Iscritti al CoAS Medici Dirigenti vincono |
Di fronte a decisioni difformi rispetto ai contratti, assunte da vertici Aziendali, è l'unico e residuo modo di intendere il Sindacalismo dei Medici della dipendenza.
IL FATTO
Numerosi Iscritti al CoAS Medici Dirigenti nel 2005 ottennero un incarico di lett. "C" dall'Azienda. Recatisi in Azienda firmarono un contratto personale che attestava il passaggio di fascia; dalla lettera "D" venivano incaricati di una funzione specifica di "Alta Specializzazione" (alcuni avevano già superato i 15 anni di servizio) nell'ambito della lettera "C". Attesa la modifica anche della parte economica, secondo quanto previsto dal CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro), sollecitavano più volte l'Azienda ad applicare le tabelle contrattualmente previste. Dopo aver ottenuto solo risposte negative con motivazioni inaccettabili, nel 2011 , con il coordinamento del CoAS Medici Dirigenti, che ha messo a disposizione il proprio ufficio legale e ha anticipato agli Iscritti le spese, i Colleghi Iscritti hanno avviato il ricorso alla Magistratura del Lavoro, che ha riconosciuto nei giorni scorsi il loro buon diritto ad ottenere tutti le competenze arretrate sin dalla entrata in vigore del CCNL 2006.
CONSIDERAZIONI
Su questa vicenda è necessario sviluppare almeno due considerazioni assolutamente differenti.
La prima considerazione è che le Aziende Sanitarie da anni hanno avuto degli input provenienti dal Ministero di "risparmiare" sulle spese, ed in particolare sulle spese correnti. La voce preponderante delle spese correnti è costituita dal budget destinato agli stipendi; quindi risparmiare sugli stipendi può svolgere due funzioni: 1) rinviare quelle spese agli anni successivi, operando un facile e discreto maquillage del bilancio dell'anno corrente; 2) serve a lasciare un buco imprecisato nel bilancio aziendale, che ricadrà sulle spalle dell'amministrazione successiva.
La seconda considerazione è che i Medici Dirigenti, cui le Aziende rivolgono da anni l'invito a sentirsi parte di un processo produttivo e di essere veri stakeholders aziendali, devono giungere alla "rassegnata accettazione dell'idea" che i vertici delle Aziende Sanitarie non agiscono solo con precisi obiettivi di risposta alle necessità degli Utenti o a quelle dei propri Dirigenti Medici; spesso le decisioni sembrano dover soddisfare altri interessi. Ai Dirigenti Medici, considerato che i Sindacati tradizionali difficilmente contrastano o hanno contrastato ambigue decisioni nazionali e difformi applicazioni locali, non resta che aderire ad Associazioni che tutelino i loro interessi e i loro diritti, organizzando adeguati e ponderati ricorsi alla Magistratura.
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