Dall'ORDINE dei MEDICI di VICENZA
I Colleghi di Vicenza, aderenti ad "Obiettivo |
Segnaliamo anche il comunicato stampa del CoAS sul Regionalismo Differenziato, ripreso da DottNet di ieri.
Il Sistema Sanitario Nazionale è stato disegnato - 40 anni fa - per i pazienti, in ossequio all'articolo 36 della Costituzione.
Spesso i Medici (ed i loro Sindacati in particolare) sono stati accusati di pretendere un Sistema Sanitario non a misura di Paziente, ma
a misura di Medico, ipotizzando quasi che il S.S.N esistesse e sopravvivesse per soddisfare insane pulsioni dei Medici.
La situazione di degrado determinatasi in questi ultimi anni a seguito degli indiscriminati "tagli lineari" di risorse e di "posti-letto", sembra
assolvere i Medici da questa pesante accusa e mette invece sotto accusa un sistema politico e la sua connaturata voracità.
Per questo motivo alcuni Medici si dedicano - seppur del tutto inascoltati - alla funzione di esporre la grave situazione e raccomandare
soluzioni adottabili, significativamente diverse da quelle adottate. Ecco perché, quando si delinea nel "REGIONALISMO DIFFERENZIATO"
la piena e totale attribuzione della Sanità alla politica regionale, i Medici, spettatori obbligati di questa china discendente, insorgono non
tanto per difendere il loro posto di lavoro, ma per tutelare quel mondo cui hanno dedicato la loro vita lavorativa, e che potrebbe essere a
breve necessario a molti di loro nelle successive fasi della vita.
La Lettera dei Colleghi inviata e pubblicata dall'Ordine dei Medici di Vicenza, riassume per paragrafi i problemi attuali del SSN e non può
non essere condivisa.
La carenza di Medici Specialisti in grado di coprire i vuoti d'organico creatisi da norme convergenti;
La necessità di un numero maggiore di accessi alle Università di Medicina ed alle Scuole di Specializzazione;
Possibilità di far accedere ai Pronto Soccorso i giovani laureati;
Valutare i problemi connessi con l'eccesso dei pensionamenti a causa della contemporaneità della gobba pensionistica connessa con l'età
media e dalla introduzione di "Quota 100";
La rimodulazione e rivalutazione dei servizi in relazione a quanto si può chiedere al dipendente escludendo "per esigenze di servizio" il
ricorso a forme di Lavoro Straordinario di diverso tipo, quale l'utilizzo dell'aggiornamento a fini assistenziali o altre tipologie di deroga alle
norme Europee sugli orari di lavoro.
Sì, il REGIONALISMO DIFFERENZIATO evoca le Gabbie Salariali, il Lavoro a Cottimo, il lavoro precario e altre forme di sfruttamento del
dipendente che sembrano non aver mai fine, ma determinano solo il desiderio di andare presto in pensione.
Possiamo solo parlare e scrivere con dignità della nostra dignità di professionisti,
perfettamente consci che non è un bel periodo.