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Questi i dati delle ore 18 del
19 Aprile 2020
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TANTI, TROPPI MEDICI DECEDUTI per Covid-19
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Il virologo Andrea Crisanti Prof. Università Padova
Il futuro secondo il virologo Andrea Crisanti
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19 Aprile 2020.
Continua a ridursi, ma con lentezza estenuante, la differenza tra il numero dei Nuovi Contagi quotidiani e il numero dei Guariti della stessa giornata. Solo quando la linea color mattone scavalcherà stabilmente la linea arancione, potremo dire che la malattia si allontana con rapidità superiore alla sua progressione. Per ora, purtroppo, dobbiamo accontentarci di registrare la diminuzione dei pazienti degenti nelle Ter. Intensive e nei reparti di degenza Medica. Da più parti vengono segnalati sempre maggiori successi della terapia medica,
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Anche se la curva epidemica tende ad appiattirsi e gli ospedali tirano un sospiro di sollievo, anche se arriveremo alla fase 2, auspicabil- mente con una velocità di trasmis- sione sotto lo 0,5, il virus SARS- COV-2 circola e ci dovremo convi- vere. Il Professor Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell'Azienda Ospedaliero- Universitaria di Padova ci ha detto “come”, al netto delle speranze. Perché del vaccino non c’è ancora certezza. Crisanti è un virologo di esperienza internazionale che, prima di tornare a Padova, ha lavorato anni all’Imperial College di Londra, e ha studiato il focolaio del Comune veneto di Vò Euganeo. Ecco il quadro che.... (continua) |
associando tra loro farmaci già esistenti sul mercato e quindi immediatamente disponibili. Nell'uso quotidiano, tanti Colleghi hanno osservato e segnalato sui diversi Social la possibilità di ottenere il miglior risultato possibile iniziando un protocollo a base di Clorochina (Plaquenil), Eparine a Basso p,m,, Prednisone e una copertura antibiotica, dando in un primo momento la preferenza alla Azitromicina e attualmente al Ceftriaxone 2 gr./dì. Questo protocollo ha fondamentalmente l'obiettivo di evitare la T.E.P. o D.I.C., impedendo la comparsa della polmonite interstiziale bilaterale, causa di morte negli ammalati di SARS-COV-2.
Nulla invece viene proposto e fatto per la sanificazione degli ambienti e del territorio: strade e suppellettili stradali. Mentre nei filmati pervenuti dalla Cina e dalla Corea abbiamo visto queste operazioni ripetute con cura e con frequenza, niente di tutto ciò si è visto in Italia, oppure lo si è visto saltuariamente. Eppure la sanificazione degli ambienti dove si creano ancora assembramenti e presenza di numerose persone sintomatiche e positive, dovrebbe essere il primo obbligo per una Dirigente di qualsiasi livello e di qualsiasi Ente.
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Questi i dati delle ore 18 del
18 Aprile 2020
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127 MEDICI DECEDUTI per Covid-19
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Intanto all'A.O.U. di Cagliari Policlinico di Monserrato |
Oggi, Sabato 18 aprile, si assiste ad una stazionarietà dei numeri; Nuovi Casi, Numero dei morti, Numero dei Ricoverati, percentuali di contagio e di
Nonostante si stia tutti segregati in casa, i contagi continuano ad essere sostenuti, e il COVID-19 fa ancora paura. Le strade sono deserte (o quasi), le trasgressioni sono sicuramente minime, ma i primi campiona- menti dei test sierologici, porterebbero a identificare nella popolazione italiana un dieci per cento circa di persone positive alla presenza di anticorpi; questo fatto porterebbe la cifra di italiani che hanno avuto contatto con il virus a 6 milioni circa. Questa cifra di persone con anticorpi, così elevata, giustifica in gran parte l'insidiosità del virus. Moltissimi italiani erano - e forse sono ancora - portatori inconsapevoli di virus e continuano a diffonderlo. Questo potrebbe essere uno dei motivi per il quale non si riduce ulteriormente il numero dei Nuovi Casi giornalieri: Gli anziani continuano a morire, ma l'avvio della terapia con Clorochina e Eparine a basso peso moleco- lare, in modo tempestivo e a domicilio, anche senza la certezza diagnostica del tampone, sta cambiando la prognosi dei malati e le probabilità di una riduzione della Letalità che si mantiene sempre alta. Anche questo fatto è un verosimile artificio numerico determinato da un denominatore inferiore al reale.
Mentre infatti il numero dei deceduti è più vicino alla realtà, il numero dei "contagiati" è quanto di più variabile. La ipotesi di 6 milioni di contagiati in Italia, di cui 5,8 milioni inconsapevoli e sono 200 mila circa accertati, fa capire quanto siano aleatorie le cifre di questa guerra.
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I contagi comparsi ripetutamente al Policlinico di Monserrato, hanno creato un profondo males- sere tra il personale Medico e la Direzione Sani- taria, che viene accusata di non aver preso tutte le contromisure necessarie per evitare che di fronte all'arrivo di un paziente positivo, ma misconosciuto, si corresse il rischio di infettare il personale dell'Ospedale.
Alla positività di uno dei Medici della Chirurgia, c'è stato un vivace scambio di lettere tra Medici e Direttore Generale, Dir. Sanitario, Preside di Facoltà. Riportiamo qui sotto la lettera dei Sindacati Medici, (compreso il CoAS/FASSID), che cerca di spegnere i toni. Non possiamo peraltro accettare che venga richiesto ai Medici di lavorare senza tutti i DPI e tutti gli accorgimenti per evitare i contagi.
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Questi i dati delle ore 18 del
17 Aprile 2020
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127 MEDICI DECEDUTI per Covid-19
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Venerdì 17 Aprile, il commento dei dati numerici complessivi non riveste significative variazioni. Invece i dati estrapolati per differenze, i dati giornalieri o le percentuali, mostrano ancora una volta un costante miglioramento, peraltro molto lento, come dal 21 marzo in poi. In particolare, nel grafico alla Vostra sinistra, potete osservare come in data odierna, il valore dei dichiarati "Guariti Odierni" (2563 = Linea color mattone) raggiunge il valore (2667 = Linea color Arancione) dei "Nuovi Casi" di due giorni fa. Sembra insomma avvicinarsi quel momento in cui le due linee si incroceranno e i Nuovi Casi saranno stabilmente inferiori al numero dei "Guariti/Dimessi". In quel momento il numero dei Contagi/dì sarà definibile inferiore ad 1, e significherà che l'epidemia va esaurendosi. Naturalmente tutto ciò avverrà con permanenza delle norme di "Distanziamento sociale" e l'uso anche nella vita comune di quelle misure di Protezione Individuale da parte di tutti, in modo tale da ridurre sensibilmente la diffusione del virus.
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Più o meno trascurata in molti ospedali la sanificazione approfondita e verificata degli spazi di degenza e degli impianti di aereazione. Soprattutto questi ultimi possono essere luoghi in cui i virus possono annidarsi, sopravvivere e essere diffusi in tutti gli ambienti, come in un aerosol permanente. La sanificazione dovrebbe essere per giunta svolta in forma programmata secondo tempi fissi. Purtroppo non è una guerra con proiettili ed esplosioni, ma solo con disinfettanti, pulizia e tecniche per evitare il contagio.
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Questi i dati delle 18 del
16 Aprile 2020
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125 MEDICI DECEDUTI per Covid-19
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Oggi, Giovedì 16 Aprile 2020, assistiamo add una alternanza dei valori di questa Epidemia. Più o meno invariato il numero dei morti, un balzo in alto dei "Nuovi Casi" diagnosticati, ma è sensibile anche l'aumento dei pazienti dimessi o giudicati guariti. Tra gli indici costanti sono significativi la riduzione dei ricoverati nelle Terapie Intensive, e la riduzione dei degenti nei reparti medici: pneumologie e infettivologie. E' quindi sempre più evidente che molte persone, se sottoposte precocemente alla terapia con Cortisone ed Anticoagulante (EBPM) riescono ad evolvere verso una forma benigna, che non necessita neppure del ricovero ospedaliero, in quanto non si innescherebbe l'esiziale polmonite interstiziale e la microtromboembolia con aspetti di DIC. Insomma, un po' a tentoni, e un po' in ordine sparso, sembra che si riuscirà ad aver ragione anche di questa malattia infettiva, prevista e prevedibile, annunciata con scarso anticipo, ma che, per la mentalità aziendalistica delle Aziende Sanitarie Italiane, ha permesso al SSN di mostrare tutte le sue incongruenze, inadeguatezze, assenza di persone capaci di dirigere e di muoversi con adeguato anticipo sul verificarsi delle necessità urgenti, determinate più dai ritardi e dalle carenze organizzative varie, che dalla capacità e abnegazione dei Medici a curare i pazienti.
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Questi i dati delle 18 del
15 Aprile 2020
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121 MEDICI DECEDUTI per Covid-19
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In giornata odierna si assiste ad un ulteriore rallentamento della diffusione epidemica. Il numero dei "Nuovi Casi" dichiarati oggi, sono corrispondenti al livello del 13 marzo scorso; sono quindi ridotti ad una cifra inferiore ai 3000/dì ed è necessario notare anche che questa cifra è in riduzione da quattro giorni consecutivi. Purtroppo, nel conteggio dei "Nuovi Casi" è influente in modo pesante il numero di tamponi effettuati e i motivi clinici per i quali sono stati eseguiti. Uno degli effetti è che la "letalità", anche oggi supera, seppur di poco, il valore dei giorni precedenti: oggi sale a 13,10% che è un valore altissimo poiché è condizionato da un denominatore ridotto per il "ridotto" numero di accertamenti di malattia, cioè i tamponi. Anche sul numero dei deceduti si è sviluppato ampi dibattito sul numero dei "deceduti con il Covid" e "deceduti per causa del Covid". Ho già scritto che questo quesito potrà essere sciolto solo quando tra un anno potremo comparare i morti del 2020, con la media dei deceduti negli anni precedenti. Molto significativo peraltro è la progressiva riduzione dell'occupazione dei posti letto nelle Rianimazioni italiane. Da oltre 4000 ricoverati nelle Terapie Intensive il 3 aprile, siamo scesi a 3069 di oggi. Sembra quasi la conferma che i posti lasciati liberi nelle Rianimazioni non vengono più occupati immediatamente, per caduta della domanda. La variazione sostanziale nella evoluzione delle necessità terapeutiche è avvenuta dal momento in cui i Medici di Medicina Generale sono stati sollecitati ad avviare la terapia nei casi sospetti perché l'attesa dei tamponi e del loro referto permettevano al virus di determinare nel paziente tali condizioni di irreversibilità delle lesioni, che il ricovero in Rianimazione era seguito da globale insuccesso. La terapia con i quattro farmaci associati, sembra quindi aver ridotto la probabilità di morte: Prednisone (tra i 25 e i 75 mg./dì), E.B.P.M. in dose che va in profilassi dalle 2000 U.I./dì alle 4000 U.I.x2/dì come terapia, Idrossiclorochina 200 mg. x 2 v./dì; Azitromicina in dosi dai 500 ai 1000 mg/dì. L'efficacia sembra dimostrata dai risultati sui diagrammi che aggiorniamo dal 10 marzo 2020.
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Questi i dati delle 18 del
14 Aprile 2020
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115 MEDICI DECEDUTI per Covid-19
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Egregi Colleghi, oggi possiamo affermare che i numeri pubblicati dalla Prot. Civile alle ore 18, mostrano un ulteriore piccolo e lento miglioramento.
Si riducono molti dei numeri "certi", cioè quelli incontestabile e su cui si può fare affidamento. Si riduce il numero di ricoverati nelle Rianimazioni e, oggi, anche il numero dei ricoverati nei reparti medici. Si riduce anche il numero delle persone in cui sia stata posta diagnosi di certezza nelle ultime 24 ore : 2972 cioè si ritorna ad un valore del 13 marzo; dopo il 13 marzo ogni giorno il valore dei nuovi casi è stato superiore a 3000, arrivando il 21 marzo a 6557. Rimane peraltro elevato il numero dei morti quotidiani, anche oggi superiore a 600. La riduzione dell'affollamento delle Rianimazioni, sembra sempre più confermato, sia dovuto all'inizio della terapia a domicilio, senza attendere la conferma diagnostica del tampone. Tale pratica che sta ottenendo notevole successo dove viene praticata dai Medici di Famiglia, viene ostacolata in alcune Regioni (ad esempio il Lazio) per ragioni che ci sfuggono. Infatti si è chiaramente visto che il precoce inizio della terapia ormai ritenuta la più efficace (Prednisone, Clorochina, Aztreomicina, Eparine) sia almeno in grado di evitare che la SARS-COV-2 si aggravi al punto tale da
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rendere necessario ed indifferibile il ricovero. Viene quindi da chiedersi perché mai si ostacoli l'inizio tempestivo di questa terapia che non è costosa. A meno che il basso costo non costituisca un limite al ricorso al suo uso immediato, con inutilizzazione degli investimenti fatti in queste settimane in termini di acquisto urgente di "respiratori" meccanici, Letti per le rianimazioni, avvio di tutta una serie di modifiche della organizzazione ospedaliera che diventerebbero di punto in bianco errori del passato. Chi lavora traendo utili da questi provvedimenti di emergenza, si troverebbe d'improvviso con una borsa priva degli ordini sperati. Ma Noi preferiamo avere più persone vive e la coscienza a posto. Quale conferma del parallelo che stiamo proponendo da alcuni giorni tra Influenza Spagnola (1918 - 1920) e l'attuale SARS-CoV-2, è presente in questa pagina il manifesto affisso in Milano il 14 ottobre 1919. Riuscite a leggere chiaramente che le raccomandazioni che si porgono all'attenzione della popolazione sono le stesse, così l'uso della mascherina che vedete nelle foto pubblicate ieri. _________________________________________________________________________________________________________________
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Questi i dati delle 18 del
13 Aprile 2020
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112 MEDICI DECEDUTI per Covid-19
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Oggi 13 aprile, Lunedì dell'Angelo, più prosaicamente "Pasquetta", dai dati sembra di potersi definire una giornata in cui i "dati" riprendono il loro trend favorevole alla nostra permanenza in questa ambitissima valle di lacrime, in cui tutti vogliamo rimanere a piangere.
Dall'esame degli istogrammi si osserva che le Rianimazione continuano a ridurre il numero dei ricoverati, che persino i Reparti Medici iniziano a dimettere e i nuovi ricoveri sono inferiori alle dimissioni. Si riduce quindi la pressione sugli Ospedali, in quanto i pazienti vengono posti in terapia domiciliare alla comparsa dei sintomi ormai classici e conosciuti della SARS-COV-2, senza attendere il tampone positivo, riducendo la gravità dell'evoluzione della malattia ed evitando che si instaurino i più gravi sintomi dell'insufficienza respiratoria dovuta alla polmonite interstiziale bilaterale. Prednisone (dai 25 ai 75 mg./dì), Enoxaparina da 2000U.I./dì in profilassi fino ai 4000 x 2/dì in terapia, Associazione di un Macrolide, Idrossiclorochina (Plaquenil) è l'associazione che sembra permettere a molti pazienti di avere una forma attenuata di SARS-COV-2; questa nella maggior parte dei casi evolverebbe verso la guarigione senza necessità di ricovero.
I dati comunicati oggi, 13 aprile, segnalano una riduzione dei nuovi casi e un miglioramento sensibile del rapporto tra il numero di contagi e i soggetti potenzialmente infettanti. Questo rapporto scende per la prima volta a 30.
Al lato, pubblico due immagini della pandemia del 1918-1920 che investì il pianeta per circa due anni, uccidendo dai 40 ai 60 mln di persone. Alcuni attribuiscono quell'epidemia al virus H1N1, ma non è una attribuzione sicura. Già allora, l'uso delle mascherine (cucite a mano con garza di cotone) si era diffuso ed imposto per l'evidenza dei risultati. Prego notare nella foto di famiglia (in alto a sinistra), che è stato dotato di mascherina anche il gatto di casa.
Continuano ad essere segnalati da molti Colleghi l'assenza di distribuzione dei D.P.I. a tutti gli operatori sanitari per precisa scelta delle Direzioni Sanitarie, che continuano a ritenere sufficiente il triage dei Pr.Socc. e delle Accettazioni. Ormai si è visto che la presenza del virus è talmente diffusa e che numerosissimi sono gli "Asintomatici"; questo fatto determina la necessità di dover trattare qualsiasi persona come un potenziale infetto e di dover utilizzare i D.P.I. per qualsiasi situazione, a maggior ragione in ospedale dove c'è il pericolo di creare, in assenza delle elementari precauzioni, un focolaio più difficile e costoso da gestire. A questo proposito Vi invito ad osservare come le persone della Reception e le persone che si avvicinano al banco, fossero dotate tutte di mascherine. ____________________________________________________________________
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Questi i dati delle 18 del
12 Aprile 2020
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112 MEDICI DECEDUTI per Covid-19
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Oggi, Domenica di Pasqua, 12 Aprile 2020, si riducono a 4092 i nuovi casi accertati. Una riduzione sensibile, ma insufficiente a portare i nuovi casi ai circa 3000, come era già successo nei giorni scorsi (vedi grafico di sinistra). Se quindi l'epidemia non accenna a rallentare stabilmente, vuole dire che le persone non hanno ancora capito che è assolutamente necessario stare a casa, che è fondamentale accettare vicinanza solo da persone "sicuramente" esenti da virus, che al minimo sospetto o quando si deve uscire da casa, è doveroso dotarsi di mascherina per non appestare gli altri. Se tutti - ma dico proprio TUTTI ! - utilizzassero le mascherine, anche quelle "fatte in casa", sicuramente ci sarebbe un abbattimento della circolazione del virus e una netta riduzione dei contagi. Ricordatevi che il VIRUS viene trasportato dalla vostra "GOLA" e che, ogni qualvolta la aprite e pronunciate qualche parola, emettete miliardi di Virus con i vostri fiati. Noi Medici Vi chiediamo quindi di imparare a costruirVi delle mascherine perché vorremmo provare anche Noi a sopravvivere come facciamo
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con VOI; tenete presente che questa epidemia non scomparirà né oggi né domani. Questo Virus è nato subdolo, ha mille caratteristiche che lo rendono inafferabile. Ha una elevata contagiosità, si trasmette per via aerea, ha elevata resistenza che gli permette di sopravvivere sulle superfici dure, secche, umide per molte ore; non se ne conoscono i tempi di incubazione, non si è sicuri di quando una persona diventi portatore e diffusore, non ne è stata ancora definita la carica batterica necessaria per infettare un'altra persona. Non sappiamo se i "Guariti" sviluppino una immunità perenne (ma sembrerebbe di NO!) e se quindi si troverà mai un vaccino. Tutte queste considerazioni portano a pensare che, liberarsi di questo morbo ormai diffuso in tutto il mondo, sarà difficile se non impossibile; dovremo quindi abituarci a conviverci ricorrendo ai Dispositivi di Protezione Individuali come avrebbero dovuto fare i Medici : Guanti, Visori e Mascherine. Quindi imparate a fabbricarvele, perché Ve ne serviranno molte nei prossimi mesi. Anche se non avranno i bollini UNI - ENI - ISO, sicuramente abbatteranno il vostro aereosol molto meglio che il niente. Esattamente come capirono i nostri nonni un secolo fa per la pandemia della Influenza Spagnola. E' un tipico ricorso storico.
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Assistiamo oggi (sabato 11 aprile) ad una nuova impennata dei contagi (4694 vedi grafico) dovuta in particolar modo al dato della Lombardia (1544). Difficile individuarne la causa, ma il numero di nuovi casi non è il solo dato negativo: in aumento anche la "Letalità" (=12,78%, mai stata così alta); anche il numero di morti nella giornata risale a 618. Rimane del tutto preoccupante il numero di nuovi casi, anche se i Medici stanno ottenendo risultati sempre migliori nel trattamento sia a domicilio, sia nei reparti di pneumologia/infettivo- logia/medicina. Continua infatti la riduzione dei pazienti ricoverati nelle Rianimazioni, segno
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Questi i dati delle 18 del
11 Aprile 2020
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109 MEDICI DECEDUTI per Covid-19
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evidente che i letti che si sono resi liberi non vengono immediatamente occupati. Ma i "contagi" sono ancora in numero eccessivo, e diventa meno evidente il risultato del Lockdown. Vi allego alcune immagini relative alla Influenza Spagnola che devastò l'Europa tra il 1918 e il 1920. Produsse nel mondo un numero di morti tale che non furono mai quantificati con sufficiente approssimazione: tra i 40 e i 60 milioni. Il virus è stato ricercato anche nelle ossa dei cadaveri dell'epoca ma non è stato mai identificato (che io sappia). Per altre notizie : www.coasmedici.it |
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Questi i dati delle 18 del
10 Aprile 2020
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107 MEDICI DECEDUTI per Covid-19
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Prosegue il lentissimo miglioramento.
Si riducono i contagi, iniziano a ridursi sensibilmente i posti occupati nelle Terapie Intensive, si riducono anche i posti occupati da pazienti COVID nei Reparti di Infettivologia, di Medicina interna o di Geriatria che hanno dovuto essere trasformati in gran fretta in reparti COVID.
La riduzione dei contagi, il sensibile aumento di pazienti che guariscono, la riduzione del numero di decessi, i migliori risultati ottenuti trattando i pazienti presso il proprio domicilio, sono tutti fattori che lasciano ben sperare in un periodo di "miglior prognosi", ma la loro prolungata persistenza fa pensare che l'Italia non si libererà facilmente di questo virus; è molto probabile infatti che persista per parecchio tempo.
Adesso dobbiamo quindi pensare, come Medici che si sono dedicati a valutare e studiare gli aspetti normativi e organizzativi della nostra splendida professione, a proporre quelle modifiche che possano per il futuro evitare altri "disastri" simili a quello che stiamo vivendo con un improponibile numero di Medici trasformati in Martiri del Lavoro.
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