MANIFESTAZIONE del DISAGIO dei MEDICI della DIPENDENZA a ROMA
17 gennaio 2019 in piazza VIDONI
Oggi 17 gennaio 2019 si è consumata un'altra giornata dedicata allo sfascio del S.S.N., quello stesso che si presenta ormai in forme assolutamente diverse nelle varie regioni italiane.
Dalla manifestazione svoltasi oggi a Roma non ci si può certo attendere un vero cambiamento della situazione. I presenti, valutati in circa 400, evidenzia- vano un'età media elevata, in sintonia con l'età media dei medici ospedalieri italiani.
Viene quindi da chiedersi se sia stata una manifestazione di irriducibili nostalgici, il ritrovo di un gruppo di professionisti sul ...
I Medici di tutta Italia, consci della centralità del S.S.N., stanno combattendo da anni una battaglia di retroguardia affinché il quarantennale della sua costituzione non coincida con la fine stessa. Infatti sembra proprio di essere arrivati al capolinea di un Sistema che, florido fino a 20 anni fa, ha attirato le mire dei politici e degli affaristi ad essi collegati. La gestione dei posti di lavoro e degli appalti sono sembrati capitoli particolarmente interessanti da gestire, ed i politici si sono lasciati attrarre da questi possibili sviluppi. Dopo circa una decina d'anni di evidente mala gestio, sono iniziati gli appelli ad una più corretta spesa, ma la situazione è evoluta sempre più verso una riduzione delle prestazioni, riduzione dei posti letto, aumento del numero degli amministrativi e del personale esente da contatto con i pazienti. tutto ciò non ha portato ad alcun miglioramento della situazione, ma ha spesso evidenziato lo scollamento sempre più macroscopico tra personale medico e personale gestionale. Spesso, gli stessi medici - non tutti per favore - con buoni curricula clinici, all'atto della promozione a Direttori, finivano per andare incontro ad una trasformazione della personalità, diventando meri esecutori di delibere aziendali prive di qualsiasi logica. Ma è difficile ribellarsi al Potere costituito. D'altronde la normativa sulla P. A. ha costituito una pietra miliare della intimidazione ai Medici della dipendenza.
I Medici devono assumere un altro ruolo all'interno della Sanità pubblica. Come nel caso che rappresentiamo in queste immagini non devono aver timore di segnalare attraverso le Associazioni (come questa) gli esempi più macroscopici di come numeri talvolta cospicui di amministratori e controllori non siano sufficienti per mantenere decoro ed efficienza negli ospedali, soprattutto in quelle zone o settori destinati all'assistenza dei malati. La nostra denuncia ha raccolto immediati riscontri nella stampa locale della provincia di Avellino. Le immagini si riferiscono proprio all'Az.Osp. Moscati di Avellino.
LIBERE INTERPRETAZIONI DI AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
In questi ultimi anni abbiamo dovuto constatare un progressivo peggioramento dei rapporti tra Dirigenti Medici e Amministratori della Sanità pubblica.
Favoriti da una legislazione extracontrattuale costruita in assoluto dispregio della doverosa, conveniente e minima correttezza dei rapporti tra datore di lavoro e dipendenti, favoriti da norme “interpretabili” solitamente a danno del dipendente, gli Amministratori della Sanità pubblica, coadiuvati da personale amministrativo dedito al rispetto di ordini superiori in cambio del raggiungimento di obiettivi ben remunerati, assumono atteggiamenti di estremo rigore normativo ed economico verso i dipendenti, salvo poi dover accettare interpretazioni del tutto opposte avanzate dal dipendente che si trova costretto a difendere i propri interessi tramite il ricorso ad un legale.
Perché questi reiterati abusi di posizione dominante da parte del datore di lavoro pubblico ?
Ma andiamo ad esaminare lo specifico caso capitato ad un Collega che - essendo un nostro iscritto - abbiamo nelle settimane scorse tutelato con successo.
SANITÀ: COAS MEDICI, "SPOT RAI CON LA BONACCORTI NON RENDE
GIUSTIZIA AI MEDICI OSPEDALIERI, SI RISCHIA DI PEGGIORARE CLIMA DI TENSIONE E DIFFIDENZA”
"La tutela della salute e dei diritti di tutti i pazienti è anche una nostra priorità, ma lo spot della signora Enrica Bonaccorti proposto dalla RAI rischia di peggiorare un clima già pesante ed avverso nei confronti dei medici che lavorano negli ospedali pubblici. Sarebbe stato bello se lo spot avesse raccontato che il SSN riceve sempre meno risorse, che manca personale e che spesso i nostri colleghi lavorano in condizioni impossibili. Ancora meglio sarebbe stato se lo spot avesse contestualmente denunciato il fatto che quasi ogni giorno un medico viene aggredito negli ospedali italiani”. (continua)